Berardi-Casolari

2021 PROSA
BIO

La Compagnia Berardi Casolari nasce nel 2008. Tra gli spettacoli più importanti, ancora in tournée: il pluripremiato Io provo a volare – omaggio a Domenico Modugno (2010); In fondo agli occhi (2013), la cui regia è firmata da Cèsar Brie; Amleto take away (2018) grazie al quale Berardi ha vinto il premio Ubu come miglior attore; I figli della frettolosa (2019), progetto speciale realizzato a partire da laboratori su piazza con utenti non vedenti e ipovedenti.
Della Compagnia sono usciti tre libri: Viaggio per amore – dal Deficiente a Land Lover (2010, Ubu Libri); In fondo agli occhi (2013, Editoria&Spettacolo); Vedere o non vedere (2019, CUE Press). È del 2019 anche la traduzione spagnola di Amleto take away (Editorial Asociación Cultural Zibaldone). All’attività teatrale i due artisti affiancano da anni anche incursioni televisive e radiofoniche (RaiRadio2, Rai3, Rai2). Sono entrambi protagonisti di alcuni cortometraggi.

AMLETO TAKE AWAY

Uno spettacolo di e con
Gianfranco Berardi e Gabriella Casolari
Musiche di Davide Berardi e Bruno Galeone
Luci di Luca Diani
Produzione Compagnia Berardi Casolari / Teatro dell’Elfo
Con il sostegno di Gitiesse Artisti Riuniti, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Festival di Armunia Castiglioncello, Comune di Rimini-Teatro Novelli

Si ringraziano César Brie, Eugenio Vaccaro, Il Teatro del segno di Cagliari, Sementerie artistiche di Crevalcore (BO)

 

SINOSSI

Amleto Take Away è un affresco tragicomico che gioca sui paradossi, gli ossimori e le contraddizioni del nostro tempo che, da sempre, sono fonte d’ispirazione per il nostro teatro ‘contro temporaneo’. Punto di partenza sono, ancora una volta, le parole, diventate simbolo più che significato, etichette più che spiegazioni, in un mondo dove «tutto è rovesciato, capovolto, dove l’etica è una banca, le missioni sono di pace e la guerra è preventiva».
È una riflessione ironica e amara che nasce dall’osservazione e dall’ascolto della realtà circostante, che ci attrae e ci spaventa.
«Tutto è schiacciato fra il dolore della gente e le temperature dell’ambiente, fra i barbari del nord e i nomadi del sud. Le generazioni sono schiacciate fra lo studio che non serve e il lavoro che non c’è, fra gli under 35 e gli over 63, fra avanguardie incomprensibili e tradizioni insopportabili… In questo percorso s’inserisce, un po’ per provocazione, un po’ per gioco meta-teatrale, l’Amleto di Shakespeare.