BIO
Cuticchio è un importante erede della tradizione dei cuntisti siciliani e dell’Opera dei Pupi, oggi iscritta tra i Patrimoni orali e immateriali dell’umanità dell’UNESCO.
Figlio del puparo Giacomo Cuticchio, nel 1973 apre a Palermo il Teatro dei Pupi Santa Rosalia. Nel 1977 fonda l’associazione “Figli d’arte Cuticchio”, che si prefigge di salvaguardare l’arte dell’Opera dei Pupi.
È apparso nel 1990 nel film Il padrino – Parte III di Francis Ford Coppola e nel documentario Prove per una tragedia siciliana; ha partecipato al film Cento giorni a Palermo di Giuseppe Ferrara come voce narrante nel monologo finale da lui scritto, ed è stato coprotagonista del film Terraferma, di Emanuele Crialese. Nel 2007 vince il Premio Hystrio – Teatro Festival Mantova.
È anche attore che sa alternare sulla scena il tono cantilenante del cantastorie con vari stili e registri. Nel 2015 la collezione di Pupi siciliani iniziata dal padre è stata acquisita dalla Fondazione Sicilia, ed è ora esposta a Palazzo Branciforte[1].
Cuticchio ha di fatto creato una nuova generazione di allievi che si ispirano alla sua recitazione e allo stile del “cuntaro” (cantastorie) siciliano.
LO STATO DELL’ARTE
Per due giornate, Mercurio incrocia Lo stato dell’arte, progetto di C.RE.S.CO. – Coordinamento delle Realtà della Scena Contemporanea – che vuole far dialogare tra loro le voci più significative della creazione contemporanea italiana negli ambiti del teatro e della danza. Giunto alla seconda edizione, il progetto rende possibile l’incontro tra artisti, critici e curatori nel momento della creazione invitandoli a condividere i processi in fieri, cioè tutto quell’insieme di idee, pensieri, visioni che permettono il passaggio dall’idea all’opera. A Palermo parteciperanno le compagnie Abbonzanza-Bertoni, Carullo-Minasi, il maestro puparo Mimmo Cuticchio e il performer Marco D’Agostin insieme al critico teatrale Alessandro Toppi (Il Pickwick, la Repubblica) e all’organizzatore culturale Corrado Russo.