BIO
Riserva Canini nasce nel 2004 grazie all’iniziativa di Marco Ferro e Valeria Sacco con l’intenzione di essere un laboratorio di progetti artistici rivolti al Teatro e alle Arti Performative. Gli spettacoli della compagnia nascono sempre da fasi di sperimentazione nel corso delle quali il soggetto dello spettacolo viene esplorato e suggerisce le tecniche più appropriate alla sua realizzazione. Il rapporto e l’interazione tra il corpo dell’attore e le figure, nelle loro molteplici forme di animazione (ombre, marionette, materie prime, oggetti, manichini, etc.) sono uno dei principali strumenti di lavoro della compagnia. In seguito alle numerose produzioni, Riserva Canini riceve nel 2014 il Premio Eolo come miglior compagnia “per aver saputo rinnovare il linguaggio del Teatro di Figura in Italia”.
TALITA KUM
Spettacolo di teatro di figura di Talita Kum – Riserva Canini/Campsirago Residenza
Immaginato e creato da Marco Ferro e Valeria Sacco
Light Designi Andrea Narese
Sound design Stefano De Ponti
Musiche originali Luca Mauceri, Stefano De Ponti, Eleonora Pellegrini
Con Valeria Sacco
Regia Marco Ferro
Una Produzione Riserva Canini
Con il sostegno di Campsirago Residenza (LC), Festival Immagini dall’Interno di Pinerolo (TO), Rete Teatrale Aretina (AR) Teatro Gioco Vita (PC) e Théâtre Gérard Philipe de Frouard – Scène conventionée pour les arts de la marionnette et les formes animées (Nancy – France)
SINOSSI
Lo spettacolo ruota attorno a due figure: quella di una creatura coperta di nero, dalle fattezze umane, che abita un luogo notturno e interiore. E quella di una donna, immersa in un sonno profondo che si direbbe infinito. Poi, in un sentore d’allarme, la creatura nera emerge: ci sono delle tracce da seguire e delle voci, vicine e lontane, che si mescolano tra loro. Tra queste, una musica: è una musica che chiede di essere danzata, come il fluire incessante della vita.
“Talita Kum nasce da una visione, complessa e insieme lineare, come lo sono certi sogni del pomeriggio. E’ uno spettacolo nato senza parole che nel silenzio ci ha suggerito una storia. E noi le abbiamo dato vita seguendo la rotta di un viaggio che assomiglia molto a una febbre, a un mancamento, a uno di quei momenti in cui le energie si esauriscono e si confondono dentro i nostri incomprensibili confini.”
Marco Ferro e Valeria Sacco.