invitato da
teatro – 100 min – Ticket € 7,00 - Prima regionale
Credits
di Eduardo De Filippo
spettacolo per attore cum figuris
da un’idea di Vincenzo Ambrosino e Luca Saccoia
regia Lello Serao
con Luca Saccoia
spazio scenico, maschere e pupazzi Tiziano Fario
produzione Teatri Associati di Napoli/Teatro Area Nord e Interno 5con il sostegno di Fondazione Eduardo De Filippo e Teatro Augusteo
Sinossi
“Il progetto nasce da un'idea di Luca Saccoia e Vincenzo Ambrosino che ha preso corpo dall’incontro con il sottoscritto e lo scenografo Tiziano Fario.
Il presepe è l’orizzonte dentro cui si muove tutta l’opera sia in senso reale che metaforico, il presepe è l’elemento necessario a Luca Cupiello per sperare in una umanità rinnovata e senza conflitti, ma è anche la rappresentazione della nascita e della morte, è il tempo del passaggio dal vecchio al nuovo, è la miscela tra passato e presente, è una iconografia consolidata e al tempo stesso da destrutturare di continuo, il Presepe si rifà ogni anno, è ciclico come le stagioni, può piacere e non piacere.
È proprio da questa ultima affermazione che siamo partiti, cosa è diventato quel Tommasino, “Nennillo”, così come lo appella la madre, considerandolo un eterno bambino? Come si è trasformato dopo quel fatidico “si” sul letto di morte del padre?
A queste risposte abbiamo provato a dare corpo immaginando che Tommasino abbia pronunciato quel “si” convinto, che da allora in poi, dovesse esserci un cambiamento, pensando che non fosse solo un modo di accontentare il padre morente, ma che fosse l’inizio di un percorso nuovo, di una nascita, così come il Presepe racconta.
Ecco allora Tommasino farsi interprete a suo modo di una tradizione, eccolo testimone di un rito e di una rievocazione di fatti e accadimenti familiari comici e tragici che hanno segnato la sua vita e quella di quanti alla rappresentazione prendono parte.
Per farlo, per rendere ripetibile il rito, Tommasino si serve di pupazzi, di figure che si rianimano dentro i suoi sogni/incubi, che continuano a riaffacciarsi ogni anno come il Presepe e i suoi pastori. Si lascia sorprendere ancora una volta dalle storie che questi raccontano, vi prende parte, gli fornisce le battute, riaccarezza il sogno di Luca Cupiello di smussare i conflitti attraverso il rituale del Presepe.” Lello Serao
Bio
Luca Saccoia. Attore e regista nato nel 1975, divide la sua attività tra teatro, cinema e televisione. Ha collaborato con il Teatro San Carlo di Napoli come voce recitante e cantante solista per progetti legati ai giovani allievi di scuole primarie di I e II grado. Dopo aver lavorato per molti anni in alcune tra le maggiori compagnie di teatro italiane, fonda nel 2008 Nerosesamo, associazione che si occupa di teatro e audiovisivo. Collabora dal 2009 con Interno5 e Teatri Associati di Napoli sia come attore che come regista. Con i suoi spettacoli ottiene ottimi rconoscimenti sia di critica che di pubblico.
Lello Serao. Regista. Nato nel 1955 ha iniziato la sua esperienza professionale fondando a Napoli il Teatro dei Mutamenti. Ha frequentato "l'ecole du cirque" dei Fratellini, e vari seminari di formazione, ha preso parte a numerose produzioni radiofoniche presso la sede RAI di Napoli. Promotore di molte iniziative, ha dato vita alle Associazioni: Eutopia, Teatro dei Sassi, direttore artistico di Libera Scena Ensemble e del Teatro Area Nord (prima residenza multidisciplinare riconosciuta dalla Regione Campania) attualmente co-direttore artistico del Teatro Area Nord e di Teatri Associati di Napoli. Dal 1987 riprende a collaborare con Renato Carpentieri sodalizio che dura fino al 2012 anno di chiusura di MUSEUM, una delle esperienze più significative del panorama teatrale italiano. Partecipa come attore a più di 30 produzioni cinematografiche e televisive tra cui sono da ricordare per il cinema Ladro di Bambini di Gianni Amelio, Pasolini un delitto italiano di Marco Tullio Giordana, Teatro di guerra di Mario Martone, per la televisione Una storia qualunque, Gomorra, Il clan dei Camorristi. Come regista teatrale si contraddistingue per la capacità di spaziare tra innovazione e tradizione, tra testi contemporanei come Wet Floor di Fabio Pisano a Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo. Da pedagogo ha partecipato a numerosi progetti formativi attività che continua ancora oggi.