Musica – 45 min – Ingresso gratuito con prenotazione - Anteprima regionale
Credits
Un progetto di Giulia Deval
harmonium, chitarre, tastiere ed elettronica Zevi Bordovach e Pietro Caramelli
violino Giulia Pecora
violoncello Clarissa Marino
Sinossi
Nino Gvilia potrebbe essere un personaggio immaginario, un po' come quello di un libro. Stando ai pochi cenni biografici, Nino è nata in Georgia, vicino al lago di Paliastomi, ma ha da sempre condotto una vita errante, raccontata nello pseudo film Songwriting in times of a global crisis.
Nino Gvilia canta di foreste, corpi che si amano in modi inconsueti e allucinazioni. Si domanda se le folk songs possano ancora raccontare storie sentimentali e politiche, sollecitando i nostri desideri.
La musica di Nino Gvilia è influenzata da folk e minimalismo, fa uso di nastri magnetici, field recordings, voci di filosofe, una serie di strumenti bizzarri dalla texture vintage e canoni corali. Con lei, i polistrumentisti Zevi Bordovach e Pietro Caramelli - tra harmonium, chitarre, tastiere ed elettronica - Giulia Pecora al violino e Clarissa Marino al violoncello.
Bio
Nino Gvilia è un personaggio creato da Giulia Deval, cantante e sound artist che lavora tra musica sperimentale e arte contemporanea e vincitrice del Premio Lydia 2024 della Fondazione Il Lazzaretto.
Nella sua ricerca, la voce è un crocevia di riflessioni pratico-teoriche che si sviluppano in forme musicali, testuali e speculative declinate utilizzando diversi formati: dagli esperimenti radiofonici alla produzione di abiti sonori, concerti di personaggi immaginari e attività workshop-based per voci e nastri magnetici ambientate in scenari fantascientifici.
Il suo lavoro è stato presentato tra Europa e Messico in contesti come Hangar (Barcellona), BOZAR (Bruxelles), Jazzorca (Città del Messico), Punctum (Praga), OGR (Torino), NUB Project Space (Pistoia), e Lademoen Kunstnerverksteder (Trondheim) tra gli altri nel corso di progetti europei, residenze artistiche e tournée internazionali.