BIO
Quintoequilibrio è un’associazione che nasce nel Gennaio 2016 dall’incontro tra artisti provenienti da diverse parti d’Italia (Piemonte, Sicilia, Valle d’Aosta, Lombardia, Emilia Romagna) ed Europa (Francia, Svizzera) con esperienze professionali eterogenee, che vanno dal teatro per le nuove generazioni, alla danza, al teatro circo. La compagnia si occupa di creazione di spettacoli che hanno sempre una compresenza e una commistione dei linguaggi “portati” dai singoli artisti che si scelgono per collaborare ad un nuovo progetto. Gli spettacoli di Quintoequilibrio sono distribuiti a livello nazionale ed internazionale ed hanno ricevuto negli anni riconoscimenti per la qualità della ricerca e del contenuto che propongono al pubblico. La compagnia ha uno sguardo attento nei confronti delle nuove generazioni, a cui dedica le sue creazioni, con l’intento di mettere in ascolto adulti e bambini, aprendo un dialogo su temi universali, a volte complessi e delicati, ma sempre affrontati con leggerezza, profondità e ironia. L’associazione si occupa anche dell’organizzazione e della direzione artistica di Festivals e rassegne multidisciplinari.
FELICIA
di Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti
con Stefania Ventura
trainer Quinzio Quiescenti
compagnia Quintoequilibrio
marionetta ibrida Giorgia Goldoni
luci Gabriele Gugliara
collaborazione alla messa a punto della drammaturgia Simona Gambaro
scene Quinzio Quiescenti
Produzione Quintoequilibrio e Teatro Evento
con il sostegno di Spazio Franco (PA), Piccolo teatro Patafisico (PA), Chapitô
Danisinni (PA), Giallomare Minimal Teatro (FI)
Progetto vincitore del Bando Cura 2022, residenze artistiche/enti sostenitori: Mirabilia Festival Europeo/Performing Lands 2.0 (CN), Arti e Spettacolo L’Aquila (AQ), Compagnia Dracma – Centro Sperimentale d’Arti Sceniche(RC)
SINOSSI
Questa è una storia del bosco.
In questa storia ci sono gli animali del bosco e una strega. Una strega che va ad abitare al limitare del bosco. Questa è la storia di un problema nel bosco.
La strega si chiama Felicia e col suo arrivo rompe l’equilibrio del bosco.
Gli animali sono preoccupati, dicono che Felicia entra nel bosco per fare cose strane, per rubare la loro felicità! Dicono che Felicia è una strega brutta, sporca e cattiva, che è pericolosa! Dicono che bisogna fare qualcosa subito per risolvere questo problema! Tutti gli animali sono d’accordo. Proprio tutti? Tra gli animali c’è un tasso che forse la pensa diversamente, ma crede ai suoi amici e accetta la decisione di tutti: sbarazzarsi della strega!
Sarà proprio il tasso a essere catturato da Felicia e ad essere portato in casa sua. Il tasso è terrorizzato, cosa gli succederà? Chiede aiuto ai suoi amici animali, nessuno gli risponde. E’ costretto allora a restare per un pò con la strega.
Restando, di nascosto, osserva Felicia. E mentre osserva, scopre che forse Felicia non è come tutti hanno sempre pensato che fosse.
Questa è la storia di un problema che viene affrontato con uno scontro ma che si risolve con un incontro. Un problema che, forse, davvero problema non è…
Lo spettacolo affronta il tema del “diverso/straniero” che arriva in una comunità con tutto il bagaglio di paure, diffidenza e pregiudizi che provoca.
In questa storia gli animali del bosco si sentono “invasi” dalla strega e scelgono di “dichiarare guerra” a Felicia, tentando di annientarla con armi ben poco diplomatiche.
Ma il tasso, entrando in casa della strega avrà la possibilità di vedere da vicino Felicia, di osservarla nella sua intimità. Questo “stare ravvicinato” farà cadere in lui tutti i pregiudizi costruiti nella comunità del bosco. Il tasso scoprirà che Felicia non è pericolosa come tutti hanno sempre pensato, che Felicia è una creatura fragile nella sua solitudine, che si muove alla ricerca della sua felicità…come tutti, del resto. Il tasso scoprirà di avere sbagliato e cambierà il finale della storia.
In questa storia i concetti di “vittime” e “carnefici” si confondono per poi dissolversi e il pubblico farà lo stesso viaggio di scoperta del tasso.