Concept
Il Festival delle Arti Multidisciplinari con gli artisti al centro della Direzione.
MERCURIO … Dio delle comunicazioni e dei collegamenti tra esseri umani
MERCURIO … il pianeta i cui crateri hanno nomi di artisti
MERCURIO … il metallo liquido composto da particelle che si fondano tra loro, se troppo vicine
Nell’ideare il Mercurio Festival, nel 2019, abbiamo osservato il panorama nazionale dei festival di teatro, danza, musica ed arti performative, per analizzarne dinamiche, contorni, pregi e difetti, individuando un unico comune denominatore: abbiamo riscontrato un contesto italiano in cui ci sono troppi Direttori e poche Direzioni, in cui l’alternativa ai direttori sono call, bandi, giurie popolari, giurie di esperti, premi per chi ottiene più like sui social e/o a chi ha più followers. Abbiamo dunque riflettuto sul ruolo degli Artisti nelle direzioni (artistiche) da prendere, laddove per direzione intendiamo un processo in evoluzione, una crescita, un moto in avanti, una dinamica che si muove senza soluzione di continuità: ci siamo dunque resi conto come questi siano sempre Oggetto di una direzione e mai Soggetto.
Abbiamo provato dunque a immaginare un nuovo modello di Festival, che avesse una peculiarità innovativa e unica, ideando un meccanismo che rende particolare la partecipazione al festival: l’invito al Mercurio Festival non prevede semplicemente la partecipazione ad un (ennesimo) festival, ma comprende l’intento a dare il proprio contributo alla direzione che questo vuole prendere, ad attraversarlo e viverlo quanto più a fondo possibile, confrontandosi con gli altri artisti che lo animano, per diventarne organicamente soggetto atto a determinarne il cammino.
Ogni anno quindi, gli artisti che hanno partecipato all’edizione precedente del Festival, sono chiamati a comporre la Direzione Artistica Partecipata dell’edizione successiva, invitando altri artisti in un simbolico passaggio di testimone che unisce gli artisti di edizione in edizione! Una Direzione Artistica dunque che non si riferisce al significante del “dirigere” e/o “dare direttive” ma che vuole piuttosto mettersi in moto riferendosi a una declinazione del termine Direzione più simile al “direzionarsi” e/o “assumere una direzione verso qualcosa”: questo é stato possibile attivando un meccanismo partecipato estremamente democratico, che gode parallelamente di un sistema di curatela multidisciplinare, per un festival che si assume un rischio culturale unico al mondo nel suo genere, con l’intento di cercare e tracciare nuovi percorsi, fatto di collegamenti, di confronti, di connessioni, come delle particelle di Mercurio, protetti dallo stesso Dio, guardando lontano, almeno quanto la distanza che ci divide dal nostro pianeta di riferimento.
Le domande che sicuramente chi ci legge si starà ponendo sono probabilmente le stesse che ci siamo posti noi nell’atto di ideazione del Mercurio Festival:
- Gli Artisti vorranno assumersi questa responsabilità?
- Ne saranno capaci?
- Gli Artisti inviteranno il loro amico, sodale, parente così come sono pronti a criticare alle Direzioni tout court?
- Una direzione del genere riesce a definire una visione di insieme?
- Questa dinamica originale é in grado di innescare il coinvolgimento di più artisti in un’ unica direzione?
- Dove ci porterà? Dove arriveremo?
- Questo esperimento è destinato a fallire?
Domande aperte.. a cui risponderà solo la Voglia di Provarci e Scommetterci, di anno in anno, edizione dopo edizione!
The Multidisciplinary Arts Festival where artists define Artistic Direction.
MERCURIO … God of communication and connections among human beings
MERCURIO … the planet where craters are named after artists
MERCURIO … the liquid metal composed by particles that fuse together when they are close
Since Mercurio Festival’s creation in 2019, we’ve been examining Italy’s national scene of theatre, dance, music and performing arts festivals, to figure out its dynamics, borders, merits and flaws. We spotted a shared characteristic: too many “Directors” and not enough “Directions”; the alternative ways to directors are open calls, popular juries, panels of experts, prizes for the most “liked” or most “followed” on social media. We reflected then on the role artists play in taking (artistic) directions, when direction means process, evolution, growth, moving forward, a seamless dynamic: artists are treated, as a matter of fact, as Objects of a direction and never as a Subject.
So, we tried to imagine a new model for a Festival, with an innovative and unique peculiarity, creating a distinctive mechanism of participation: the invitation to Mercurio Festival is not simply joining the (usual) line-up, but contributing to its direction, crossing it and living it as deeply as possible, dealing and cooperating with the other artists, becoming organically a subject that establishes part of the festival’s path.
That’s why every year, the artists of the former festival are asked to put together the year after’s line-up and Participative Artistic Direction, inviting other artists as in a symbolic passing of the torch between editions! This way, artistic direction is not about “leading” nor “issuing guidelines”. It’s more about “navigating” and “finding a way”: all this is possible thanks to a participative and democratic mechanism, joined by a group of experts in performing arts. A unique cultural risk What we want is to trace new paths, starting from connections, relationships, links, like Mercurio’s particles, protected maybe by the god Mercurio himself, always looking ahead, at least as far as the distance between that planet and ours.
Reading all this may give you the impression we should ask ourselves some questions. We have. From when we came up with the concept of Mercurio Festival, and we still do now. For example:
- Will the artists actually want to take on this responsibility?
- Will they be able to?
- Will the artists invite their friend, relative or companion while they criticise old traditional artistic directors?
- Can such a direction define an overview of the national and international scene?
- Is this special dynamic enough to trigger the involvement of many artists into one direction?
- Where will it take us? Where are we heading?
- Is this experiment bound to fail?
Open questions. The ones who can answer are the ones who want to try and bet on it, year after year, edition after edition!