Simona Miraglia

2022 DANZA/PERFORMANCE
MERCURIO FESTIVAL 2022
BIO

Simona Miraglia danzatrice, performer e coreografa. Diplomata alla A. Bruckner Universität di Linz. Approfondisce i suoi studi con maestri come: Emio Greco/Accademia Mobile, Sasha Waltz, Ted Stoffer, Rasmus Olme, Juliana Neves. Prende parte ai progetti di ricerca coreografica de La Biennale di Venezia. Lavora tra gli altri con Ismael Ivo, Giovanna Velardi, Emma Dante, Virgilio Sieni. Inizia il suo personale percorso di ricerca artistica nel 2011 quando fonda il Collettivo SicilyMade. È ideatrice e dirige Performare Festival.

ISOLA/E_singolare, plurale

una tappa del progetto I-SOLA

concept Simona Miraglia e Novella Oliana

coreografia e interpretazione Simona Miraglia

musica Antonio Giardina

produzione IN ARTE / CSM

con il sostegno di Regione Siciliana Ass.to del Turismo, Sport e Spettacolo

creazione site specific realizzata per Scenario Farm di Favara

in occasione del South Italy Architecture Festival di Farm Cultural Parkdi e con Paola Lattanzi

 

SINOSSI

[Cosa succede se lo spazio d’azione è delimitato al punto da comprendere esclusivamente la seduta di una sedia?]

Nel 2018 nasce I-SOLA un progetto coreografico di Simona Miraglia che parte da una ricerca sul concetto di isola per attraversarne le sue molteplici declinazioni. In accordo con l’artista visiva Novella Oliana, il progetto mira ad esplorare ulteriormente il pensiero fisico attraverso l’immagine e il gesto.

Isola/e_singolare, plurale è una nuova tappa del progetto e che, a partire dall’attuale situazione di emergenza, trova una nuova concezione e linfa nel dialogo tra corpo, spazio e sguardo.

Il concetto di isola-dispositivo esplorato come luogo fisico e come costruzione simbolica, come confine e allo stesso tempo soglia che apre nuove potenzialità del percepire lo spazio. La forma dell’isola è considerata come proiezione del nostro pensiero e desiderio: secondo Lacan, essa è «forma della forma» della nostra esperienza percettiva. Dal corpo all’immagine, la ricerca performativa esplora il gesto e lo spazio incontrando attivamente lo sguardo del pubblico.

Quest’ultimo, attraverso un approccio interattivo, non sarà semplice spettatore, ma diventerà  cocreatore della performance in un arcipelago di punti di vista, plasmando un processo di continua trasformazione.