Giorgio Ferrero

2019 CINEMA FORMAZIONE
BIO

Giorgio Ferrero è un compositore, sound artist, regista e fotografo torinese. Ha composto e prodotto colonne sonore di decine di film, performance teatrali e installazioni. Ha collaborato con autori e artisti come Paolo Giordano, Daniele Gaglianone, Alba Rohrwacher, i fratelli De Serio, Marzia Migliora, Irene Dionisio, Stephen Fingleton. Ha realizzato installazioni sonore e visive presentate al Museo del Novecento, al MAXXI, alle Biennali di Bordeaux e di Lisbona, alla Galleria dell’Accademia di Firenze. Ha realizzato visualizzazioni grafiche, campagne fotografiche e spot per editori e marchi come Condè Nast, Mondadori, Corriere della Sera, Einaudi, Nike, Alfa Romeo. Il cortometraggio Riverbero, firmato come compositore e co-regista, è stato presentato ai festival di Roma, Glasgow e Brooklyn.
Alla 74a Mostra del cinema di Venezia ha presentato il suo primo lungometraggio per la sala ‘Beautiful things’ di cui ha curato sceneggiatura, regia e musiche. Il film, vincitore di Biennale College Cinema 2016, ha vinto a Venezia il premio come Miglior Film Italiano secondo la giuria giovani under 26 e il premio miglior opera prima a Cph:Dox di Copenaghen. Beautiful Things è stato presentato in oltre 70 festival in tutto il mondo come Viennale, Sydney IFF, New Horizons, Edinburgh IFF, Houston Wold Fest., RIDM, Lincoln Center, Doker Moscow, è stato tradotto in sedici lingue, ed è stato premiato più di quindici volte. A Venezia ha presentato anche il suo primo cortometraggio in realtà virtuale Denoise realizzato durante le riprese del lungometraggio che è stato presentato in festival internazionali come Melbourne IFF, Oberhausen SFF, Hot Docs in Toronto, Doc Liepzig. Con Federico Biasin (direttore della fotografia di Beautiful Things, Denoise e Riverbero) e con Rodolfo Mongitore (co-autore delle colonne sonore) dirige lo studio creativo multidisciplinare MYBOSSWAS a Torino che ha fondato nel 2011.

BEAUTIFUL THINGS

Beautiful Things, il film documentario diretto da Giorgio Ferrero, è suddiviso in quattro atti e racconta in un mix di musica, videoarte e complessi piani sequenza la realtà dei quattro protagonisti: Van è un manutentore di pozzi petroliferi. Lavora nel deserto, all’interno di un grande giacimento in Texas. Danilo è capo macchina su una nave cargo. Vive ogni giorno nel cuore dello scafo dove risiede un mastodontico motore.Andreaè uno scienziato. Ha passato la propria vita tra le formule matematiche e il silenzio delle camere anecoiche.Vitoha trascorso metà della propria vita gestendo slot machine. Oggi è il responsabile di un’immensa fossa di rifiuti in cemento armato.

Questi uomini sono inconsapevolmente alla base della sequenza di creazione, trasporto, commercializzazione e distruzione degli oggetti che alimentano la bulimia del nostro stile di vita. Gli oggetti di cui pensiamo di aver bisogno ogni giorno iniziano e finiscono il loro viaggio all’interno di luoghi industriali e scientifici isolati e spettrali. Questi uomini sono monaci all’interno di templi di acciaio e cemento e ripetono ogni giorno nel silenzio e nella solitudine la stessa liturgia meccanica, convivendo con i propri fantasmi. Lei e Lui sono una coppia come tante. Hanno passato la vita ad accumulare oggetti fino a un punto di saturazione. Sono cresciuti nel boom della televisione commerciale, sono la prima generazione a essersi emancipata attraverso Internet. Oggi hanno quarant’anni e sono alla ricerca di una via d’uscita. Lei e Lui siamo noi. E non abbiamo mai sentito parlare di loro.

MASTERCLASS

La masterclass si concentra sulla realizzazione del progetto Beautiful Things, dalla scrittura di una sceneggiatura insolita alle riprese del lungometraggio e del pezzo vr e la loro post-produzione. Parleremo anche dell’importanza della progettazione della nostra ingegneria creativa e del nostro metodo, così come del codice sonoro e musicale nel raccontare l’interiorità dei personaggi e del codice visivo nel raccontare le storie dei luoghi. Parleremo della creazione di una grammatica visiva in grado di portare il pubblico in una percezione immersiva degli spazi. Infine parleremo di come riuscire a far nascere grandi idee attraverso una piccola troupe e un micro-budget. Mostrerò anche il cortometraggio preparatorio Reverb e la sceneggiatura di Beautiful Things.