BIO
Yann Lheureux inizia la sua carriera di ballerino nel 1986.
Laureato in Body Mind Centering (USA), Yann Lheureux interviene in diversi progetti pedagogici.
Ha creato numerose opere coreografiche sia per i teatri che per gli spazi urbani, in Francia come all’estero. Le sue domande lo portano ad associarsi ad artisti di espressioni e di orizzonti diversi, ad affrontare in profondità l’esplorazione di sé e il rapporto con l’altro, nonché a mettere in discussione il rapporto tra arte e società.
Dal 2017, Yann Lheureux avvia un nuovo ciclo di ricerca e di lavoro sulla questione della memoria: memoria-identità, memoria-corpo, memoria-territorio, in particolare a partire dalla ricerca sul morbo di Alzheimer. Da allora compone quattro pezzi coreografici sull’argomento: Les éblouis, Ici Soit Il, Autrement qu’ainsiì e Adieu!
Nel febbraio 2022 inaugura il Tiers Lieu Arts Fabrik di cui è artista associato .
ICI SOIT-IL
Coreografia e interpretazione: Yann Lheureux
Creazione del suono: Arnaud Bertrand
Disegno luci: Catherine Noden
Scenografia: Yann Lheureux e Ann Williams
Costumi e oggetti di scena :Ann Williams
Assistente alla scrittura: Marie Dufaud
Direttore di scena: Lucas Baccini
in collaborazione con Institut Culturel Français di Palermo
SINOSSI
Credendo forse di possederlo, lei si inventa un presente, ora che il passato le sfugge. Ma già questo presente scivola via e preoccupa. “Cosa rimarrà di lei quando avrà dimenticato persino il mio nome?” si domanda il coreografo.
Partendo dal caso della propria madre, Yann Lheureux e la sua compagnia hanno indagato il campo dell’Alzheimer, aprendo così l’intima problematica ad una più ampia domanda sullo stato della memoria, della perdita, dei suoi capricci, al tempo della conservazione massiccia e illimitata, compiti di memoria e oblio collettivo, ponendo qui l’Alzheimer come malattia del secolo. Sulla base degli scambi effettuati con le diverse personalità incontrate (ricercatori in neuroscienze, geriatri, psicologi, attori associati, pazienti, caregiver), il pezzo coreografico Ici soit-il si snoda in un intreccio di danze, suoni e testi, rendendo questo disordine della scomparsa una possibile fonte di apparizione. O di come l’individuo, sminuito dai suoi fallimenti, rimane nonostante tutto, un essere in divenire.